Sustainability Waves | ESG Italian Startups
Filippo Bettini, Pirelli: “la sostenibilità lavora su tutta la catena del valore”
Anche dopo la pubblicazione del nostro report Sustainability Waves | ESG Italian Startups non abbiamo smesso di dare voce a chi si occupa in prima linea di sostenibilità: per questo motivo abbiamo deciso di intervistare Filippo Bettini, oggi Sustainability Senior Advisor per l’Executive Vice Chairman & CEO di Pirelli dopo aver ricoperto per oltre quindici anni il ruolo di Chief Sustainability and Future Mobility Officer all’interno del Gruppo. Filippo Bettini è anche Board Member di CSR Europe e rappresentante di Pirelli presso lo UN Global Compact, presso il World Business Council for Sustainable Devlopment e lo UN Road Safety Fund.
L’intervista integrale di Filippo Bettini per Sustainability Waves
Qual è il modello di sostenibilità adottato da Pirelli e quali sono i suoi principali obiettivi?
Il nostro è un modello che poggia su oltre 150 anni di storia, ovvero fin dalla fondazione dell’azienda avvenuta nel 1872, quando l’ingegner Pirelli agì in largo anticipo sui tempi istituendo numerose modalità di supporto per il benessere e la vita dei dipendenti, in Italia e nel mondo. La nostra attenzione alla gestione sociale d’impresa è andata così evolvendo in maniera ininterrotta nel corso degli anni fino a sfociare nel 2004 nell’adesione al Global Compact delle Nazioni Unite, a cui il nostro modello di sostenibilità fa riferimento, con l’aggiunta della gestione della responsabilità sociale e dei più avanzati meccanismi di certificazione della qualità. L’obiettivo è quello di generare valore per tutti gli stakeholder verso un futuro sempre più sostenibile, per almeno altri 150 anni.
Quali sono stati i risultati più significativi raggiunti da Pirelli, soprattutto per quello che rientra nei criteri di misurazione ESG?
Dal 2015, con l’accordo di Parigi, abbiamo avviato il nostro percorso di decarbonizzazione che ci ha permesso di raggiungere un traguardo notevole per quanto riguarda l’elettricità acquistata e utilizzata nei nostri impianti produttivi, oggi proveniente al 100% da fonti rinnovabili in Europa e in Nord America e in futuro anche nel resto del mondo. Siamo prossimi, inoltre, a raggiungere l’obiettivo di riduzione del 42% delle emissioni assolute rispetto al 2015, e abbiamo raggiunto il 30% di utilizzo di materie prime rinnovabili nella produzione degli pneumatici grazie a una significativa accelerazione in chiave sostenibilità da parte della Ricerca & Sviluppo.
Quali sono, invece, gli obiettivi più importanti nel medio-lungo periodo?
Ridurre ulteriormente le emissioni di CO2 nelle nostre fabbriche, dopo averle dimezzate in una decina d’anni, e fare ricorso a soluzioni che ci permettano di affiancare all’uso della gomma naturale altri materiali provenienti da fonti rinnovabili o naturali. Siamo impegnati anche a rendere sostenibile l’intera catena di fornitura aziendale, attraverso l’uso di meccanismi di certificazione capaci di valutare allo stesso tempo gli aspetti ambientali e sociali come, ad esempio, il rispetto della biodiversità e dei diritti umani.
Quali sono le conseguenze sulle prospettive di crescita e sulla sostenibilità economica dell’azienda date dall’obiettivo di Carbon Neutrality?
Abbiamo l’ambizione di diventare “neutrali” sulle emissioni di carbonio nella fase produttiva, entro il 2030, neutralizzando quindi anche l’energia termica utilizzata in fabbrica. Questo approccio richiede sforzi economici e tecnologici che l’azienda è pronta ad affrontare, dopo essersi già dotata di processi che consentono di ridurre il consumo energetico e che permettono l’utilizzo di fonti energetiche alternative e non più basate sui fossili.
Quali sono gli impegni che Pirelli ha assunto con i propri stakeholder in materia di finanza sostenibile?
Pirelli è un’azienda quotata da tempo: abbiamo iniziato quindici anni fa a raccontare l’impegno dell’azienda in ottica di sostenibilità nel Nord Europa, Nord America e in Asia, raccogliendo il consenso degli investitori che hanno scelto di comprare azioni del nostro Gruppo. In questo ambito è importante sottolineare che, anche per quanto riguarda il mercato del debito, Pirelli nel 2023 ha collocato un Sustainability linked bond parametrato al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità del Gruppo e che il 57% del nostro debito lordo è oggi costituito da finanziamenti legati a obiettivi di sostenibilità.
Nell’ambito della sostenibilità sociale, quali sono le iniziative e gli obiettivi di Pirelli per il futuro?
I dipendenti sono la vera risorsa dell’azienda, e per questo Pirelli ha un’attenzione sempre più crescente nei confronti dei suoi oltre trentamila lavoratori, non solo in termini di sicurezza nei siti produttivi, ma anche per tutti gli aspetti legati al welfare, al benessere, al work-life balance, al rispetto delle diversità, all’inclusione e ai nuovi meccanismi di reclutamento dei candidati. La sostenibilità, oggi più che mai, lavora su tutta la catena del valore: non basta mostrare la qualità del prodotto, ma è necessario dimostrare che gli stessi criteri di trasparenza sono utilizzati nei confronti di tutti i dipendenti.
Quali sono, a tuo giudizio, gli aspetti più importanti che emergono dalla lettura del report “Sustainability Waves | ESG Italian Startups” di Cariplo Factory?
Sustainability Waves è la dimostrazione di come molte startup stiano prendendo fin dalla loro costituzione delle decisioni diverse rispetto a quelle delle aziende del passato, ad esempio cominciando fin da subito come società benefit nell’ottica di acquisire una certificazione B Corp. Interessante, inoltre, l’approfondimento fatto per quanto riguarda gli strumenti di governance e la crescente importanza della regolamentazione, alla quale le startup pongono minore attenzione proprio perché focalizzate a perseguire la propria idea di business, e l’attenzione genuina posta da molte delle nuove imprese agli aspetti sociali e alle ricadute del lavoro nei confronti dei propri dipendenti.
Concludiamo con una domanda ricorrente che abbiamo rivolto a tutti i nostri ospiti: quali sono le priorità da rispettare per far sì che la sostenibilità possa soddisfare i bisogni della generazione presente, senza compromettere quelli delle generazioni future?
La sostenibilità è un viaggio entusiasmante che dura nel tempo, non un punto d’arrivo. Solo attraverso la creazione di una cultura condivisa, prima all’interno dell’azienda e poi tra tutti gli stakeholder esterni, si può attuare un percorso davvero sostenibile. Oggi siamo tutti chiamati ad accelerare il nostro impegno in questa direzione, soprattutto per quanto riguarda le aziende che possono fornire la risposta tecnologica per perseguire obiettivi sociali e ambientali, con la consapevolezza che si tratta di un processo che richiede tempo e costanza di applicazione.
Sustainability Waves
Vuoi scoprire di più sui criteri ESG e l’impatto sul futuro delle aziende? Cariplo Factory ha lanciato l’iniziativa Sustainability Waves | ESG Italian Startups, con l’obiettivo di raccontare le innovazioni delle startup italiane in termini di sostenibilità e, in particolare, in base ai criteri ESG.